Wednesday, June 28, 2006

L'autore

Biografia intellettuale

Nerio de Carlo, nato a Basalghelle, è un solista dell’identità della propria terra: la Sinistra Piave. Egli non ha praticamente frequentato scuole pubbliche. Anche la laurea in Lingue e Letterature Moderne è stata conseguita presso un prestigioso Istituto Universitario non statale.
Oltre a numerosi saggi, egli ha pubblicato le opere di narrativa “Una battaglia per Sacile”, “Le stelle forse non esistono nemmeno, “La leggenda del Santo Trovatore” e “Conti di Treviso, di Collalto, di Collalto e San Salvatore”. E’ anche autore della raccolta di poesie dell’emigrazione “Poènta e scopetòn”. Il racconto “Il popolo nascosto” rivaluta, infine, dimensioni della natura spesso trascurate, circondate da una singolare e suggestiva vegetazione umana incastonata in un paesaggio incantato. Nerio de Carlo non è inquadrabile in alcuna tendenza politica o didattica, ma evidenzia per natura e cultura contiguità con la cultura mitteleuropea, la quale non è una dimensione statale, bensì un destino. I suoi contorni sono infatti immaginari, come ricordava Milan Kundera, e devono essere ridisegnati al formarsi di ogni nuova situazione storica. In quest’ottica egli ha effettuato le traduzioni in lingua italiana di fiabe per la gioventù, dell’antico manoscritto frisone “Ura Linda”, del libro di Erich Feigl “Mezzaluna e Croce: Marco d’Aviano e la salvezza d’Europa”, nonché del filmato “Una battaglia per Vienna” di Erich Feigl. Sua è anche la redazione del testo del documentario “Sulle orme della Grande Guerra”. In data 30 luglio 2006 sono stati pubblicati il "Memorandum per Lethbridge" e la "Canthòn de-e Canthòn" (traduzione del "Cantico dei Cantici" in parlata veneta).- Per la collana "Il Fronte dimenticato" egli ha scritto i volumi "1918, l'anno del Piave", "La battaglia del solstizio", "La guerra nelle retrovie della Linea del Piave" e "Dialettica dell'Armistizio 1918".- In data 8 ottobre 2008 è stato pubblicato il libro in lingua tedesca "Andreas Hofer in der deutschen Literatur".- Nel mese di novembre 2008 è stato realizzato il saggio storico-numismatico "Lo zecchino di Porcia".-Sono in preparazione le seguenti opere: “Dossier delle villanie ricevute” e “Àna Katarina”.


Genealogia

Nel libro di Mons. Brazzale “Suor Sergia – le meraviglie di Dio in un’anima” sono contenute informazioni sulla famiglia De Carlo. A pagina 42 si legge di un fortunoso viaggio dalla Grecia fino a Firenze verso il ‘400 in compagnia delle famiglie armene Stabolis e Aslan. Dopo un secolo sarebbe avvenuto il trasferimento in Cadore e, più tardi, anche ad Albina di Gaiarine e nel Vittoriese. I rami della famiglia hanno sempre avuto un collegamento tra loro (Cadore – Albina –Vittorio Veneto). "Il palazzo grande (Vittorio veneto): era di tutti i parenti. Lì avevamo il nostro appartamento per la villeggiatura, ma era troppo lussuoso: il papà non voleva che andassimo. Mia sorella Elena ci teneva…”, scriveva Suor Sergia.- Suor Sergia non possedeva notizie omogenee e cronologicamente confermate. Sotto certi aspetti può essere stata imprecisa. Periodo antico La famiglia era stata insignita di “Privilegio nobiliare” e alzò “Stemma gentilizio”. Nel 1208 un Vanerio de Carlo fu teste giurato nel trattato di pace tra le città di Pirano e Rovigno. Nel 1379 un certo Pietro figurava tra i sovvenzionatori della Repubblica di Venezia. Nel 1426 Giacomo esercitava la professione di Notaio a Vicenza. Verso la fine del 1700 la famiglia risulta titolata e compresa nel Consiglio Comunale di Venezia, ma è un ramo proveniente da Capodistria. Tutto ciò è documentato insieme a parecchi personaggi minori della famiglia. Nel 1500, come informano le “Notizie storiche su Cordignano”, la famiglia possedeva a Ponte della Muda prati irrigui e sufficiente bestiame. Siamo dunque dopo la divisione dei beni tra i tre fratelli cadorini, accennata da Suor Sergia. Altri componenti della famiglia sono attestai a Oderzo, Portobuffolè, Brugnera. Il Catartico Amalteo (MS 1401), Biblioteca Comunale di Treviso) nomina Zamaria de Carlo da Albina. Periodo recente Interessante è il testamento n. 1620 conservato presso l’Archivio di Stato di Pordenone: “Il 6 dicembre 1694 i fratelli Pietro, Giovanni e Bortolomeo de Carlo incaricano il loro cugino Gio Batta Lollo (oggi la famiglia Lollo si chiama Pezzuto) di effettuare la divisione dell’eredità paterna e di fissare compiti e doveri nei riguardi di Bartolomeo che, purtroppo, non è del tutto normale. Il Lollo fissa allora alcune clausole che così si possono riassumere: - Ricorda ai tre fratelli la volontà del padre, che debbano vivere fraternamente in pace et amore. - Poiché Bartolomeo è minorato, Pietro e Giovanni dovranno pagare un famiglio che lo serva, occorrendo, giorno e notte. - Dovranno mantenere un asinello per la di lui sedia per condurlo alla Santa Messa…et un servitore che nel tempo libero sia al servitio di tutta la famiglia.. - Dovranno provvedere a nutrirlo e vestirlo decorosamente, ma arrivato ai sessant’anni Bartolomeo avrà diritto solo a pane di frumento e companatico! - Dovranno dargli cinque ducati all’anno per i suoi bisogni dietro promessa da parte sua di non inquietare, molestare, perrurbare, ne meno strapazzare né cugnate, ne nezze ne nipoti, ma solo vivere quieto in pace et con carità, d’amore commendare a tutti, ne meno ingerirsi nelli fatti di casa…, e inoltre dovranno permettergli di usare la chiave della caneva e del formaggio…affine possi valersene alli bisogni entro però il limite delle ragioni tanto per esso come con qualche parente o amico…- - In cambio di tali servizi che devono rendergli per la sua infermità, i due fratelli si divideranno la sua quota di beni ereditari e Bartolomeo potrà disporre di 200 ducati per le sue volontà testamentarie. I nomi propri Giuseppe, Pietro, Bortolo, Marco, Angelo, Giacomo…ricorrono sovente tra i componenti della famiglia. Questa è variamente articolata in pianura, ma un ramo ha continuato a Calalzo e a Pieve di Cadore con scarse notizie prima del 1824, cioè antecedenti a DE CARLO GIACOMO di GIUSEPPE, nato a Calalzo il 10.02.1824, coniugato in data 11.02.1850 con Granelli Maria e deceduto il 12.08.1896. Egli abitava a Pieve (Piazzoletta n. 21) dall’ 11.02.1850, cioè dalla data del suo matrimonio e , si suppone, dell’abbandono della casa paterna per il trasferimento a Calalzo. Il manoscritto inedito “La casa di fronte” di Giacomo Camillo de Carlo ne parla ampiamente. Questi aveva espresso la volontà testamentaria di essere sepolto nel sagrato della chiesa degli Alpini a Calalzo. Il ricco lascito fu accettato dalla città di Vittorio Veneto, il desiderio della sepoltura no! Il Comune di Pieve non dispone di notizie precedenti alle date suddette perché allora l’anagrafe era curata dalle Parrocchie. L’ Arcidiacono di Pieve conserva i registri fin dal 1500 (Concilio di Trento) e il nome DE CARLO ricorre. Una ricerca dovrebbe riguardare Giuseppe, genitore di Giacomo, e andare a ritroso. L’ Arcidiacono di Pieve ha espresso disponibilità al riguardo.


Motivazione storica del nome

De Carlo è una variante patronimica e significa figlio di Carlo. Essa risale al nome personale “Carlo” di origine germanica e di tradizione francone. “Carlo” deriva dall’antico aggettivo “Karla”, cioè uomo libero. Presso i Franchi assunse un significato speciale di “maestro di palazzo”, alto funzionario della corte dei Merovingi e, a partire da Carlo Martello, divenne nome tradizionale dei Carolingi. E’ popolarissimo grazie alla fama di Carlo Magno (tanto che in alcune lingue germaniche e slave “Karl” e le varianti “Kralj” sono sinonimo di “re”, “imperatore”, alla maniera di Cesare, Kaiser, Czar, Zar). (Da “Come ti chiami?”, Spes edizioni)


Bibliografia essenziale

La storia dei Cimbri / Nerio De Carlo, in: I Cimbri del Cansiglio. - [S.l. : s.n., dopo il 1990] Una battaglia per Sacile : racconto storico e fantastico / Nerio De Carlo. - Treviso : Marton, 1984. Vocabolario italiano-tedesco, tedesco-italiano / realizzato dalla Sezione lessicografica dell'European Book diretta dal prof. Panfilo Schnellinger ; monografie grammaticali: "Le preposizioni nella lingua tedesca", "Le congiunzioni nella lingua tedesca" di Elisabeth Kottmann e Nerio De Carlo. - Milano : European Book, stampa 1986. Mansuè : l'evoluzione della crescita / a cura di Annalisa Fregonese ; in collaborazione con Luigino Covre ; [testi di Nerio De Carlo all’int.]. - Mansuè : A cura dell'Amministrazione comunale, stampa 1990. Leggenda, storia e cultura (Villorba : Grafiche Marini). Le stelle forse non esistono nemmeno : racconti del nobile trovatore Bosco della Vizza / Nerio De Carlo. - Oderzo [etc.] : Associazione Commercio Turismo e Svervizi ; [S.l.] : Cassa rurale ed artigiana del Piave e del Livenza, 1991. Vocabolario italiano-tedesco, tedesco-italiano / realizzato dalla sezione lessicografica dell'European Book ... - Milano : European Book, 1993. Contiene: Le preposizioni nella lingua tedesca ; Le congiunzioni nella lingua tedesca / di Elisabeth Kottmann e Nerio De Carlo Poenta e scopeton : poesie dell'emigrazione / Nerio De Carlo ; a cura di Sezione Trevisani nel mondo di Oderzo. - [S.l. : ICA, 1995]. La leggenda del Santo Trovatore / Nerio De Carlo. - [Oderzo : Associazione trevisani nel mondo, 1999]. Conti di Treviso, di Collalto, di Collalto e San Salvatore / Nerio De Carlo. - Ponte della Priula (TV) : Comitato imprenditori veneti Piave 2000 : Linea del Piave terzo millennio, [2000]. Il popolo nascosto / Nerio De Carlo. - Ponte della Priula (TV) : Comitato imprenditori veneti Piave 2000, 2002. L'anno del Piave : 1917-1918 / Nerio De Carlo, Diotisalvi Perin. - Ponte della Priula (TV) : Comitato imprenditori veneti Piave 2000 : Linea del Piave terzo millennio, 2003. La battaglia del solstizio : 1918 / Nerio De Carlo, Diotisalvi Perin. - Ponte della Priula : Comitato imprenditori veneti Piave 2000 : Linea del Piave terzo millennio, 2003. La guerra nelle retrovie della linea del Piave : 1917-1918 / Nerio De Carlo, Diotisalvi Perin. - Ponte della Priula : Comitato imprenditori veneti Piave 2000 : Museo del Piave di Caorera di Vas, 2005.- "1866, l'anno delle cicatrici "(Raixe venete, settembre 2007). Sulle orme della grande guerra : [documentario con testi di Nerio De Carlo]. - Ponte della Priula : Comitato imprenditori veneti Piave 2000 : Linea del Piave terzo millennio, 2005. TRADUZIONI: Ura Linda : una saga indoeuropea: il popolo frisone / Testo e note a cura di Herman Wirth. - Saluzzo (CN) : Edizioni Barbarossa, 1989. Mezzaluna e Croce : Marco d'Aviano e la salvezza d'Europa / Erich Feigl. - Ponte della Priula : Comitato imprenditori veneti Piave 2000, stampa 2001. Una battaglia per Vienna : documentario con testo di Erich Feigl. – 2003.-
Il 30 luglio 2006 sono stati pubblicati dal Comitato Imprenditori Veneti "Piave 2000" e dal Museo del Piave" il "Memorandum per Lethbridge" di Carlo I d'Asburgo tradotto in italiano, e la "Canthòn de-e Canthòn" (il biblico "Cantico dei Cantici" tradotto nella parlata veneta della Sinistra Piave.- Nel mese di aprile 2010 è stata pubblicata la raccolta di racconti "La luna e il pozzo" (Racconti opitergini).

A dicembre 2010 sono stati pubblicati i volumi "Das Denkmal des Faschismus" e "Il monumento del regime".A febbraio 2012 è stato ultimato l'ebook "I nomi di luogo hanno radici".

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